L'entrata in vigore dell'obbligo sembra diventata definitiva: entro il 20 gennaio 2016 tutte le palestre e le società sportive dovranno dotarsi di un apparecchio defibrillatore secondo quanto stabilito dalla legge Balduzzi, nota come Decreto Sanità.

Una novità importante che obbligherà tutte le strutture che rientrano nella tipologia delle società sportive, non solo ad acquistare apparecchi defibrillatori, ma anche a frequentare corsi obbligatori cosiddetti BLSD (Basic Life Support Defibrillation) ovvero corso di primo soccorso per l'uso di defibrillatori semiautomatici.

Questo comporta che uno o più operatori abilitati dovranno garantire la propria presenza nel luogo di svolgimento delle attività sportive per l'intero ciclo delle funzioni.

Defibrillatore: che cos'è

defibrillatore

Ecco cosa recita il decreto legge:

Certificazione medica per attività sportiva non agonistica (art. 7)
Il ministero della Salute di concerto con quello dello Sport dispongono garanzie sanitarie mediante l’obbligo, per chi pratica attività sportiva a livello amatoriale, di certificazione medica e di linee guida per i controlli sanitari. Per tutte le società sportive invece è prevista la dotazione e l’impiego di defibrillatori automatici e di altri dispositivi salvavita.

Ma cos'è un defibrillatore e come funziona?

Siteticamente ed in parole molto semplici, un apparecchio defibrillatore, solitamente abbreviato con la sigla DAE, è un dispositivo di emergenza che può contribuire a "far ripartire" il cuore in uno stato di arresto oppure quando i battiti sono talmente irregolari da non garantire più l'afflusso sanguigno alle parti vitali. L'impulso al battito avviene grazie ad uno shock elettrico.

Un primo apparecchio defibrillatore - molto rudimentale - fu utilizzato nel 1947 in sala operatoria, durante un intervento a cuore aperto: da quel momento si evidenziò subito l'enorme efficacia salvavita del prototipo che fu trasformato in macchinario standard e reso obbligatorio poco dopo in tutte le sale operatorie.

Fino agli anni '80 erano disponibili solo defibrillatori manuali che richiedevano la presenza di personale sanitario addestrato e in grado di riconoscere lo stato del paziente e la necessità di un intervento con defibrillatore. Con l'evoluzione della tecnologia e l'applicazione di sistemi elettronici ai dispositivi salvavita, oggi è possibile usare defibrillatori semiautomatici in grado di effettuare le manovre in modo più sicuro perché capaci di leggere aritmie, tachicardie e fibrillazioni ventricolari.

Defibrillatore semiautomatico, come funziona?

I più moderni defibrillatori semiautomatici sono dotati di piastre adesive da applicare sul torace del paziente che controllano lo stato del ritmo cardiaco. Il defibrillatore è in grado di dare istruzioni vocali all'operatore che dovrà effettuare le manovre indicate dal macchinario.

È importantissimo - per questo motivo - sceglierne uno semplice, adatto ad essere usato con facilità e programmato nella lingua madre degli operatori anche perché in un momento di emergenza che richiede l'uso di defibrillatore, è ben difficile concentrarsi anche per tradurre da un'altra lingua informazioni precise.

Il meccanismo sul quale è costruito il defibrillatore semiautomatico è tale per cui l'operatore addestrato ha una autonomia limitata: è la macchina che dà istruzioni. L'operatore non ha dunque la possibilità di interferire né aumentando la potenza delle scariche (che viene calcolata automaticamente), né di farle partire a sua discrezione.

Per aumentare la sicurezza di questi apparecchi, ogni sistema DAE è dotato di una scatola nera che registra tutti i momenti del soccorso e l'elettrocardiogramma del paziente dal momento in cui vengono applicate le piastre.

Defibrillatori in palestra: come mettersi in regola

defibrillatore segnaletica
segnale di presenza di defibrillatore

La prima cosa da fare è individuare il personale adatto a seguire l'indispensabile corso per l'uso di apparecchiature DAE ovvero i corsi BLSD. In molte regioni i corsi sono organizzati all'interno delle ASL oppure da strutture private ma, in ogni caso, saranno corsi a carico dell'azienda.

È importante scegliere con cautela gli operatori da assegnare all'abilitazione all'uso di defibrillatori automatici perché dovranno essere sempre presenti durante le normali attività della palestra o del centro sportivo.

È bene dunque ragionare sulle disponibilità di ciascun dipendente perché il rischio per l'azienda è quello di incorrere in pesanti sanzioni qualora almeno un operatore abilitato risultasse assente. Una volta formato il personale è necessario dotarsi di un apparecchio defibrillatore (o più di uno, a seconda della grandezza degli spazi) da posizionare insieme all'apposita segnaletica in un luogo evidente.

In sintesi è necessario, entro il 20 gennaio 2016:

  • Formare almeno un operatore all'uso del defibrillatore (DAE)
  • Acquistare un apparecchio e posizionarlo nella struttura
  • Trovare una postazione ben evidente e provvedere all'istallazione della segnaletica

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